13ª Edizione - 2015

Premio Leonetti

"UN IMPEGNO PER NAPOLI"

a personalità che abbiano contribuito alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale di Napoli

conferito per l’intensa attività svolta nella salvaguardia del patrimonio paesaggistico e culturale nazionale durante il mandato di Sottosegretario del Ministero dei Beni Culturali e del Ministero per l’Intervento Straordinario nel Mezzogiorno; e per l’approfondimento degli studi storici con particolare riguardo a Napoli e al nostro Mezzogiorno, a

Giuseppe Galasso

Biografia

GIUSEPPE GALASSO

Napoli 1929 – 2018

Giuseppe Galasso consegue la laurea in Lettere all’Università degli Studi Federico II, con una tesi in Storia medievale. Borsista dell'Istituto Italiano di Studi Storici, fondato da Benedetto Croce, diviene segretario dello stesso Istituto nel 1956-1958. E' libero docente in Storia Moderna dal 1963 e ha insegnato nelle Università di Salerno, Cagliari e Napoli.

Dal 1966 al 2005 è ordinario di Storia Medievale e Moderna nell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia della stessa Università dal 1972 al 1979, nella quale dal 2005 è professore emerito.

È stato consigliere comunale di Napoli dal 1970 al 1993 e assessore alla Pubblica Istruzione dello stesso Comune dal 1970 al 1973. Nel 1975 viene eletto sindaco di Napoli con l'incarico di esplorare la possibilità di costituire una giunta che non si poté formare, per cui rinunziò all'incarico.

Dal dicembre 1978 al marzo 1983 è stato Presidente della Biennale di Venezia e dal 1982 al 1988 Presidente della Società Europea di Cultura. Dal 1983 al 1994 è stato deputato. Tra il 1983 e il 1987 è stato sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali e Ambientali. In tale qualità è stato il promotore della legge 431/1985 per la protezione del paesaggio (“Legge Galasso”). Dal 1988 al 1991 è stato sottosegretario al Ministero per l'Intervento Straordinario nel Mezzogiorno.

Dal 1980 diviene Presidente della Società Napoletana di Storia Patria. Dal 1977 è socio dell'Accademia dei Lincei, e poi socio corrispondente della Real Accademia de Historia di Madrid, dell'Accademia delle Scienze di Torino, dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti e di altre accademie, italiane e non. Con decreto del re Juan Carlos I dell'8 maggio 1986 viene insignito della Encomienda de Número de la Orden del Mérito Civil.

Con decreto del presidente della Repubblica Francesco Cossiga del 2 giugno 1987, riceve la Medaglia d’Oro per i Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte. Collabora con i più importanti quotidiani e periodici italiani (Il Corriere della Sera, La Stampa, Il Mattino, Il Sole 24 Ore, Il Mondo, L'Espresso). E’ stato segretario del Comitato Direttivo della Storia di Napoli, diretta da E. Pontieri.

Ha curato la riedizione di opere di Benedetto Croce per le edizioni Adelphi, è stato condirettore della rivista “Nord e Sud”, ha fatto parte del comitato direttivo della “Rivista Storica Italiana”. Dal 1979 al 1993, ha diretto la rivista “Prospettive Settanta”, e dal 2000 la rivista “L'Acropoli”. Con Rosario Romeo ha diretto una Storia del Mezzogiorno d'Italia in 15 volumi e la “Storia d'Italia”edita dalla UTET: oltre 30 volumi, che compongono l'opera più ampia, più completa e più citata in questa materia.

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