Premio Tommaso e Laura Leonetti

UNA STORIA D’AMORE PER NAPOLI, IL PREMIO LEONETTI PER L’IMPEGNO PROFUSO PER LA CITTÀ

Una storia che nasce nel 1986, quando Laura Caravita di Sirignano (Napoli 1909-2005), discendente da antica famiglia napoletana di origine spagnola, dopo la scomparsa del marito Tommaso Leonetti di Santo Janni (Napoli 1910-1975), uomo d’ingegno e cultura, decide insieme ai suoi figli di tenerne viva la memoria, istituendo un premio da conferirsi a quelle personalità che abbiano con il loro impegno e lavoro contribuito alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio artistico, scientifico e culturale di Napoli.

Maria Grazia Leonetti, Storica dell’Arte collabora con Laura Caravita di Sirignano nell’organizzazione fin dalla prima edizione del Premio. Con la comparsa della sua fondatrice nel 2005 il Conte Raffaele Leonetti di Santo Janni ne diventa Presidente e Maria Grazia Leonetti ne assume la Direzione. Da quel momento il Premio viene intitolato a Tommaso e Laura Leonetti.

Il premio consiste in un pastore del ‘700; la scelta di un oggetto d’arte della tradizione colta e popolare della città, rappresenta lo spirito artistico e fantasioso del popolo napoletano che nei secoli ha saputo innovarsi, pur restando a sé stesso.

Tommaso Leonetti

Appassionato di arte e cultura, dotato di profonda carica umana, Tommaso Leonetti è stato un uomo di intenso impegno sociale.

Dal 1939 Guardia Nobile di S.S. Pio XII, poi Deputato al Parlamento, a lui si devono importanti proposte e promulgazioni di leggi a favore dell’industria turistica cittadina.

Ha ricoperto numerosi e prestigiosi incarichi: Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica, Cavaliere del Lavoro, Chévalier de la Légion d’honneur.

Rifondatore e Presidente della Camera di Commercio di Caserta, dell’Azienda Autonoma di Cura, Soggiorno e Turismo di Napoli attraverso la quale negli anni ‘50 e ’60 ha favorito la riapertura di molteplici chiese abbandonate e promosso grandi mostre con il Soprintendente Raffaello Causa a Capodimonte.

È stato inoltre Soprintendente del Pio Monte della Misericordia e sempre con Causa negli anni ’70 ne ha curato l’apertura al pubblico. Come Presidente dell’Automobil Club di Napoli ha promosso il Circuito di Posillipo per la Formula 1, da Presidente della Società Ippica Villa Glori Agnano, ha istituito il Gran Premio Lotteria di Agnano, è stato inoltre Vicepresidente dell’Ente Autonomo Teatro San Carlo, Presidente della Società Calcio Napoli, passato con lui dalla Serie B alla Serie A, Presidente dell’Istituto d’Arte Filippo Palizzi, del Museo Correale di Terranova di Sorrento, e di altre prestigiose istituzioni, oltre che Medaglia d’Oro per Meriti Culturali e Turistici.

Tutto nell’interesse e per il bene della sua amata città.

storia premio leonetti
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Laura Caravita

Laura Caravita di Sirignano dotata di sensibilità artistica e culturale, nei quarantatré anni di vita con il marito Tommaso ha condiviso amore e attenzione per l’arte e per la storia e la cultura di Napoli. Accanto alla passione per l’arte entrambi si dedicano con generosità a numerose iniziative di solidarietà a sostegno alle fasce più svantaggiate.

Allieva dei Maestri Vincenzo Caprile e Paolo Emilio Passaro, dipinge ad olio, con i pastelli e all’acquerello, dimostrando uno spiccato talento per la pittura. Espone i suoi lavori in numerose mostre in tutta Italia e nel corso della sua esistenza coltiva anche una passione per la scrittura e le ricerche d’archivio che culminano nella pubblicazione di quattro testi: La nostra casaI Caravita Patrizi Napoletani, La Famiglia Leonetti, cenni storici ed infine Un Principe amico. Giuseppe Caravita di Siginano, Electa, Napoli 2001, biografia del padre Giuseppe Caravita di Sirignano, Senatore del Regno, imprenditore e fondatore con Amedeo Giannini della Banca d’America e d’Italia e del Circolo Artistico Politecnico nel 1888. Il principe di Sirignano, uomo colto e mecenate, amico di musicisti e di un nutrito gruppo di artisti ed artigiani, fu pioniere della fotografia meridionale ai primi anni del secolo come documentato dal numeroso materiale iconografico tuttora esistente, sia nella ritrattistica che nel reportage di viaggio. Nel Circolo Artistico Politecnico, da lui fondato è ancora esposta una collezione di opere da lui donate.

L’acquerello con la veduta con il golfo di Napoli è stato dipinto nel 1986 per la prima edizione del Premio, per sottolineare l’ambito del riconoscimento.

I PREMIATI

1986. Sir Harold Acton, che amava definirsi "uno storico inglese filo-napoletano". Fondamentali sono i suoi scritti "Gli Ultimi Borboni di Napoli" del 1981 e "I Borboni di Napoli" del 1985.

1988. Violinista Maestro Salvatore Accardo, Promotore e Direttore Artistico delle "Settimane Internazionali di Musica a Villa Pignatelli".

1990. Ingegner Luigi Tocchetti per la sua mirabile attività nella difficile ricostruzione di Napoli dopo il Secondo Conflitto Mondiale .

1992. Professor Emerito Ferdinando Bologna Animatore di una scuola di pensiero per generazioni di storici dell'Arte.

1995. Governatore della Banca d'Italia Carlo Azeglio Ciampi per aver scelto Napoli nel 1994 sede del G7.

1997. Ambasciatore napoletano Renato Ruggiero Direttore Generale del World Trade Organization.

1999. Professor Emerito grecista e filologo classico Marcello Gigante, fondatore nel 1969 del Centro Internazionale per lo Studio dei Papiri Ercolanesi.

2003. Professor Giancarlo Alisio Direttore del Dipartimento di Storia dell'Architettura, per la generosa donazione al Museo di San Martino di Napoli "100 dipinti" di Vedute Napoletane, olii, gouaches, tempere.

2006. Cavaliere del Lavoro Alfredo Diana, Senatore Ministro dell'Agricoltura. Per l'attività svolta da Presidente di Confagricoltura, e Parlamentare Europeo, a favore della Campania.

2008. Sua Eminenza Cardinale Crescenzio Sepe, Organizzatore del Giubileo del 2000. Arcivescovo Metropolita di Napoli, per il suo prezioso lavoro a sostegno delle fasce più deboli della città.

2010. Direttore Maestro Riccardo Muti, fondatore nel 2004 dell'orchestra Giovanile L. Cherubini. Ideatore del Festival della Musica Classica Napoletana del`700.

2013. Padre Antonio Loffredo, Parroco del Rione Sanità per la promozione del Rione, e per la riscoperta delle Catacombe di San Gennaro, San Gaudioso e San Severo e del Cimitero delle Fontanelle.

2015. Professore Emerito Giuseppe Galasso, Sottosegretario del Ministero dei Beni Culturali e del Ministero dell'Intervento Straordinario nel Mezzogiorno, per il lavoro di salvaguardia del patrimonio paesaggistico e culturale della Nazione e per i preziosi studi su Napoli e il Sud d'Italia.

2017. Mimmo Jodice, indiscusso maestro della Fotografia, per aver fatto emergere nel suo lavoro artistico una grande umanità instrisa di profonde radici napoletane.

2019. Professore Andrea Ballabio, Presidente Tigem, per la sua eccezionale carriera e instancabile attività di ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare.

Comitati Tecnici, d'Onore e Scientifici

Dal 1986 ad oggi, per ogni edizione del Premio Leonetti, la Fondazione si è avvalsa di un comitato composto da personalità illustri, tra donne e uomini, riconosciuti per il loro alto ruolo nell'ambito della cultura, della scienza e della politica, sia cittadina che nazionale. La scelta dei premiati viene effettuata grazie al prezioso contributo dei membri dei Comitati tecnici, d'onore e scientifici nominati di edizione in edizione.